Questione di attitudine: l’influenza positiva dello sport sul proprio lavoro

Lo sport richiede alla persona di mettersi completamente in gioco e la stimola a trovare gli strumenti e le strategie migliori per affrontare e superare le difficoltà che le si presentano dinnanzi, mantenendo stabilità ed equilibrio.

Chiunque abbia praticato una disciplina sportiva, sa bene quanta dedizione, costanza e pratica siano richieste per ottenere dei buoni risultati. Oltre a mantenere una salute mentale e fisica di qualità, praticare sport contribuisce in modo determinante nella formazione del carattere, permette di acquisire un’attitudine e di sviluppare un atteggiamento applicabili anche allo svolgimento delle attività quotidiane, compreso il lavoro, con riscontri talvolta molto positivi. 

Lo sport, infatti, richiede alla persona di mettersi completamente in gioco e la stimola a trovare gli strumenti e le strategie migliori per affrontare e superare le difficoltà che le si presentano dinnanzi, mantenendo stabilità ed equilibrio.

A tal proposito, abbiamo rivolto alcune domande alla Dott.ssa Ivana Momo, Medico Veterinario presso la nostra clinica Croce Blu, grande appassionata di arti marziali.

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Da quanto tempo pratichi le arti marziali?

Pratico il karate shotokan dal 2006, dall’età di 11 anni.

Come mai hai scelto questa disciplina? C’è un motivo particolare che sta dietro a questa scelta?

La scelta in realtà è stata casuale. Sia io che la mia famiglia siamo stati trascinati nel provare questo sport da un amico e dai suoi genitori. All’inizio non mi convinceva molto, forse perchè ero troppo piccola per apprezzarne a pieno l’arte, ma nel tempo si è trasformata in una vera e propria passione, maturata poi nel corso degli anni.

Credi che l’attitudine acquisita verso le arti marziali, ti sia d’aiuto per affrontare al meglio le difficoltà che si possono presentare quotidianamente nello svolgimento del tuo lavoro?

Senza dubbio. Come dice sempre il mio Maestro, il karate non è uno sport, bensì una disciplina. Si è sempre studenti e, in quanto tali, si ha sempre da imparare. Questo concetto si può applicare anche alla Medicina Veterinaria, così come alle Scienza in generale: è un processo di studio continuo e necessario per migliorare il proprio modo di lavorare ogni giorno.
Inoltre, le arti marziali insegnano prima a sviluppare poi a mantenere il sangue freddo durante un momento di stress in cui si ha poco tempo per prendere una decisione, qualità fondamentale per chi si occupa di pronto soccorso.

Hai mai integrato tecniche apprese nelle arti marziali nei tuoi approcci terapeutici con gli animali o nei consigli dati ai proprietari?

Il consiglio che do sempre ai proprietari nel momento in cui i loro animali sono malati o feriti è quello di cercare di mantenere sempre la calma, come insegnano le arti marziali.  Questo è importante sia per gli animali, che percepiscono il nostro stato d’animo, sia per noi: non possiamo aiutare gli altri se siamo noi quelli che per primi hanno bisogno di aiuto.

Ritieni che ci siano aspetti delle arti marziali che potrebbero essere utili per l’educazione degli animali o per migliorare il loro benessere? Hai mai incoraggiato i proprietari di animali a praticare attività fisica insieme a loro, sfruttando la tua esperienza nelle arti marziali?

Sì, soprattutto nel processo di educazione di un cucciolo (ma anche di un cane adulto) dobbiamo trasmettere al nostro pet la disciplina e il rispetto nei nostri confronti, per creare un rapporto di fiducia che ponga le basi per una convivenza serena insieme; una disciplina che non vada a reprimere la loro energia, bensì a indirizzarla, con l’obiettivo di conseguire uno scopo specifico. Esistono, infatti, diversi esercizi da svolgere con il proprio cane per stimolare la sua capacità di elaborare una strategia finalizzata al conseguimento di una ricompensa (un gioco, un premietto). Su quest’ultimo aspetto, risulterebbe, però, più adeguato ricorrere alla consulenza di un educatore cinofilo.

Per quanto riguarda l’ambito medico, l’attività sportiva contribuisce senza dubbio al benessere psicofisico e questo vale anche per gli animali. Ciò risulta ancor più veritiero quando viene svolta insieme, poiché non solo incrementa l’autostima del cane e della persona, ma rafforza la fiducia reciproca e l’affinità tra proprietario e animale.

Hai mai coinvolto i tuoi colleghi veterinari nelle arti marziali?

No, ma uno dei miei Maestri è un collega, quindi la connessione tra karate e Medicina Veterinaria c’è da sempre per me, sarà destino!

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